Sbiancamento dentale, quello che c'è da sapere su materiali, tecniche e costi
Lo sbiancamento dentale è un trattamento cosmetico e conservativo che permette di recuperare il colore bianco dei denti sani. Questo processo permette di degradare le sostanze responsabili dei denti gialli o macchiati (caffeina, teina, carotene), recuperando un colore più chiaro.
Iniziamo col dire che per ottenere dei buoni risultati bisogna mettere da parte metodi fai da te che prevedono un uso del bicarbonato o del limone, che anzi possono danneggiare i denti sani. Anche le strips sbiancanti acquistate in farmacia che non aderiscono perfettamente alla superficie dei denti in tutti i punti, rischiano di determinare uno sbiancamento a macchie e non omogeneo.
Lo sbiancamento dei denti è un’operazione che deve essere eseguita con strumenti adeguati e competenze specifiche. In particolare lo sbiancamento professionale dei denti sfrutta perossidi che sono in grado di ossidare i legami chimici delle sostanze responsabili della colorazione dei denti. Questo processo può coinvolgere sia denti vitali che denti necrotici e può essere effettuato sia nello studio odontoiatrico sia a casa, attraverso l'uso di mascherine consegnate dal dentista e da indossare durante la notte. Anche lo sbiancamento a casa deve comunque essere sempre monitorato dal dentista che può intervenire in qualsiasi momento modificando la mascherina o con sedute specifiche alla poltrona per correggere eventuali disomogeneità.
Trattamento professionale alla poltrona
Rappresenta una metodica di sbiancamento utilizzata alla poltrona durante una seduta in studio dentistico di 40-45 minuti che garantisce da subito risultati evidenti. È indicata per il trattamento delle pigmentazioni generalizzate delle arcate dentarie o limitate ad aree specifiche di uno o più elementi dentari, come in caso di alcuni tipi di fluorosi.
In questi casi, utilizzando una concentrazione molto elevata di perossido di idrogeno, è opportuno isolare la gengiva in modo da evitare possibili piccole ustioni.
La settimana precedente lo sbiancamento il dentista provvederà ad una accurata pulizia dei denti con rimozione del tartaro e lucidatura dei denti puliti.
Sbiancamento domiciliare
È la procedura di sbiancamento più utilizzata e la metodica si avvale di mascherine in silicone morbido che il paziente riempie con un gel di perossido di carbammide al 10%, generalmente indossate durante le ore notturne, per circa 14 notti.
Anche in questo caso una settimana prima dell'inizio del trattamento il dentista provvederà ad una accurata pulizia dei denti. Le mascherine saranno personalizzate e consegnate al paziente dal dentista dopo aver preso l'impronta delle arcate dentarie. Il dentista consegnerà al paziente anche le siringhe contenenti il gel da inserire nelle mascherine con le relative istruzioni.
Dott. Fabio Chinè, dott. Valentino Mancinelli.Ma quanto costa uno sbiancamento professionale realizzato con queste tecniche?
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Ma vediamo le altre cose da sapere sull'argomento:
Sbiancamento dei denti non vitali
Un dente devitalizzato, con il tempo, cambia colore e diventa più scuro (dente grigio o nero). Inoltre, un elemento può anche diventare scuro in seguito ad un trauma senza necessariamente perdere la vitalità, a causa di uno stravaso o di residui di sangue al suo interno.
Per la soluzione di queste problematiche, può essere alloggiato all’interno del dente l’agente sbiancante capace di diffondersi all’interno dei tubuli dentinali ossidando e sbiancando i pigmenti presenti.
Effetti collaterali dello sbiancamento dentale
Gli effetti collaterali dello sbiancamento dentale o dentario sono tutti generalmente transitori. L’effetto collaterale più frequente, riscontrabile comunque solo in una minoranza di pazienti sottoposti a sbiancamento dei denti vitali, è un aumento transitorio lieve o moderato della sensibilità dentale.
Questa sensibilità aumenta considerevolmente se il paziente ha delle recessioni o le radici scoperte anche a causa di uno spazzolamento scorretto. In ogni caso la sensibilità, per quanto accentuata, termina alla fine del trattamento.
Altro effetto collaterale, come abbiamo già visto, può essere un’irritazione delle gengive quando si utilizzano alte concentrazioni di perossido che arriva a contatto con le stesse. Clinicamente si può evidenziare una gengiva bianca o una gengiva viola e rossastra. In ogni caso tutto ciò tende a risolversi in tempi rapidi senza lasciare danni permanenti. È possibile poi avere lievi alterazioni del gusto e avvertire la sensazione di un gusto metallico dopo lo sbiancamento e per alcune ore.
Bisogna anche precisare che il risultato ottenuto da uno sbiancamento dentale non è stabile nel tempo. Dopo circa 3 anni si può perdere anche fino al 50 % del risultato ottenuto. Nel caso però in cui si è utilizzata una tecnica domiciliare di sbiancamento mediante mascherine basterà chiedere al proprio dentista una siringa di gel ed il più delle volte sarà sufficiente una sola notte per riprendere lo sbiancamento e quindi il risultato ottenuto all’inizio del trattamento, applicando semplicemente la mascherina con il gel durante la notte.
Sbiancamento e faccette in ceramica
Nel caso di denti vitali in cui si voglia cambiare anche la forma dei denti oltre che cambiarne il colore, bisogna ricorrere alle faccette in ceramica o meglio ancora in disilicato di litio.
Per cui, assottigliando la porzione esterna del dente di soli 0,2mm, è possibile applicare una faccetta dello spessore di una lente a contatto cambiando oltre che il colore e la tessitura di superficie anche la forma e rendendolo ad esempio l’elemento dentario più lungo se le esigenze estetiche lo richiedono.
Bibliografia
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